INFORMATIVA AI – LEGGE 132/2025

Promulgata dal Presidente della Repubblica Italiana, la legge riporta all’articolo 1 questa premessa :
La presente legge reca principi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli di intelligenza artificiale. Promuove un utilizzo corretto, trasparente e responsabile, in una dimensione antropocentrica, dell’intelligenza artificiale, volto a coglierne le opportunità.
Garantisce la vigilanza sui rischi economici e sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali dell’intelligenza artificiale.

Pertanto, la nostra attuale e potenziale nuova clientela viene informata come segue.

In conformità alla Legge 23 settembre 2025, n. 132 e al Regolamento UE 2024/1689, si comunica che, nell’ambito della presente consulenza, possono essere impiegati strumenti informatici per l’elaborazione di testi, ricerche specialistiche e analisi tecniche. Tra tali strumenti rientrano soluzioni di intelligenza artificiale, in particolare OpenAI ChatGPT (LLM GPT-5) e Google Gemini AI Pro; in alcuni casi possono essere considerati anche Azure Cognitive Services/OpenAI, IBM Watsonx, AWS Bedrock. Ogni strumento usato sarà indicato nella relazione insieme alla sua modalità di utilizzo o scopo, e quali sono state le attività di verifica.

Finalità e modalità d’uso

L’intelligenza artificiale è stata utilizzata come supporto tecnico e non in sostituzione dell’attività peritale. In particolare, ha contribuito a:

  • verificare, a volte raggruppare e correlare testi, date, numeri e codici nei file analizzati;
  • eseguire controlli ortografici e ridurre ridondanze testuali;
  • verificare la coerenza logica tra domande e risposte.
  • esaminare semanticamente i testi rispetto ai testi e glossari specialistici di riferimento neutrale

Ogni risultato è stato supervisionato, integrato o eventualmente scartato dal sottoscritto, che mantiene la piena titolarità intellettuale dell’elaborato.

Metodologia

L’attività è stata condotta tramite:

  • euristiche di analisi e criteri scientifici originali;
  • tecniche di embedding semantico/vettoriale, utilizzate esclusivamente per migliorare la pertinenza delle risposte, senza conservazione esterna dei dati;
  • pipeline di prompt engineering strutturate, finalizzate a ridurre i rischi di errore e ad assicurare tracciabilità e verificabilità dei contenuti.

L’output dell’AI è quindi parte di un processo più ampio il quale può integrare direttamente o indirettamente un modello di tokenizzazione dei testi ed aumento semantico (vettorializzazione ove necessaria) senza la generazione di archivi permanenti e condivisi.

Garanzie e limiti

  • Il modello di ciascuna LLM usata non aggiorna autonomamente la propria conoscenza, che è codificata nei parametri della rete neurale e non assimilata dai dati esaminati. La privacy è tutelata.
  • L’impiego dell’AI viene configurato specialisticamente in modo da ridurre ogni declinazione creativa; pertanto gli outputs sono confinati entro un quadro probabilistico-inferenziale, in linea con metodi scientifici consolidati (a volte secolarmente noti), e non sostituisce la valutazione critica umana.
  • Tutte le attività sono state condotte nel rispetto della privacy e della riservatezza dei procedimenti giudiziari: non è stata effettuata alcuna archiviazione locale o in cloud dei contenuti, né i dati sono stati utilizzati per addestramenti esterni noti come LLM fine tuning.

Conclusioni

L’elaborato finale non costituisce un prodotto automatico, bensì il risultato di un percorso integrato in cui la tecnologia è stata diretta, interpretata e governata dal sottoscritto. Ogni scelta metodologica, criterio di analisi, sequenza di interrogazione e redazione finale costituisce opera scientifica ed intellettuale esclusiva di Roberto Rocchetti, con piena tutela dei diritti d’autore e del know-how.

Nota: anche il contenuto di questa informativa AI è originale e ne è vietata la riproduzione anche parziale.

Cordiali saluti,
Dott. Roberto Rocchetti
Esperto di Scienza Forense Informatica