Perizia dello smartphone in caso di ritiro della patente con il nuovo codice della strada 2024. Istanza e ricorso al Giudice

L’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada dispone che “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante” o di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia. sempre nell’art. 173/2 si precisa che è comunque consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva a entrambe le orecchie, che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani.

Pertanto l’uso di smartphone e dispositivi analoghi viene permesso a condizione che non implichi una forte distrazione ad esempio distogliendo una mano dal volante (circolare 28/12/2021 del Ministero dell’Interno).

Naturalmente questa fattispecie rappresenta una classe di fatti reali possibili molto ampia e non ancora ben circoscritta e per questa ragione è elevato il rischio che casi di legale utilizzo dello smartphone siano scambiati come illegali.

Una accurata perizia forense dello smartphone (o telefonino cellulare) permette di raccogliere ed esaminare gli artifacts tecnici è ove possibile dimostrare la assenza di interazione fisica tra il conducente ed il telefonino, in un ampio intorno temporale del fermo eseguito dagli agenti. Se davvero non avete interagito con lo smartphone la perizia vi garantirà ampie possibilità di successo nel dimostrazione della vostra non colpevolezza.

Lo studio di informatica forense del Dott. Roberto Rocchetti da anni si occupa di casi di questo tipo con una specializzazione non solo tecnica ma anche di esame euristico dei dati digitali orientato alla produzione di elementi di prova da presentare al Giudice.